Il calore che non si sente, la bolletta che sale: succede spesso nelle case dove i radiatori sembrano fare fatica a riscaldare. Con pochi gesti si può però migliorare il rendimento del sistema senza intervenire sulla caldaia o spendere cifre per lavori. Il punto non è la potenza, ma la circolazione dell’aria intorno al termosifone: quando le alette e la parte posteriore sono coperte di sporco, la convezione rallenta e l’ambiente impiega più tempo a raggiungere la temperatura desiderata. Un dettaglio che molti sottovalutano, ma che influisce direttamente sui consumi e quindi sulla bolletta del gas.
Il trucco della spugna: come si fa davvero
Il gesto è elementare e richiede meno di un minuto per radiatore: serve una spugna morbida o una vecchia spugnetta da cucina e un semplice elastico o una fascetta di plastica per creare un’impugnatura. Inserendo la spugna tra le alette e facendola scorrere avanti e indietro si rimuove la polvere accumulata sul retro, senza graffiare la vernice. Questo consente all’aria calda di uscire più liberamente e alla convezione di essere più efficiente: il risultato è che il termosifone raggiunge la temperatura impostata in meno tempo e lavora per meno ore.
Lo raccontano i tecnici del settore: una superficie pulita favorisce lo scambio termico. In diverse abitazioni italiane, le famiglie notano che radiatori puliti rendono l’ambiente più confortevole con lo stesso settaggio del termostato. Un fenomeno che in molti notano solo d’inverno è che anche una minima riduzione del tempo di funzionamento si traduce in risparmi reali. Chi pratica questa manutenzione di base regolarmente può sperare, a seconda dello stato dell’impianto, in una riduzione dei consumi anche dell’ordine del 10%. Un aspetto che sfugge a chi vive in città , dove il riscaldamento resta acceso più a lungo.

Altri interventi pratici che aumentano l’efficienza
Oltre alla spugna, ci sono alcune abitudini semplici che migliorano il rendimento complessivo. Prima di tutto, è utile sfiatare i termosifoni almeno una volta l’anno per eliminare le bolle d’aria che ostacolano la circolazione dell’acqua calda; è un’operazione veloce e spesso risolve problemi di distribuzione del calore. Un dettaglio che molti sottovalutano: tende e mobili posizionati davanti al radiatore riducono l’efficacia, perché schermano la diffusione del calore. Spostare gli arredi di pochi centimetri può fare la differenza.
Un altro intervento a basso costo è posizionare pannelli riflettenti tra radiatore e muro: riflettono il calore in stanza invece di lasciarlo disperdere nella parete. Allo stesso tempo, abbassare la temperatura del termostato di un solo grado può ridurre i consumi del 6-7%, senza sensazioni di freddo significative nella maggior parte delle case. Nella vita quotidiana, chiudere le finestre durante il riscaldamento e areare per pochi minuti nelle ore più calde limita le perdite.
Questi sono gesti concreti e ripetibili: una spugna tra le alette, un pannello riflettente, lo sfiato periodico e qualche accorgimento sul termostato. Un aspetto che sfugge a molti è che la somma di interventi così semplici porta a un risultato tangibile sulla bolletta. Alla fine, non è tanto la tecnologia più costosa a fare la differenza, ma la cura quotidiana dell’impianto: uno scenario che molte famiglie italiane stanno già adottando per alleggerire le spese del riscaldamento.
